Accedere a Linux: il Terminale

Talk about Linux” a metà tra tecnica e storia, una dimostrazione di come certe applicazioni attraversano le epoche evolutive dell’informatica, senza mutare granché, merito della solidità delle loro architetture.

Daniele ci ha spiegato come accedere a Linux tramite la sua interfaccia più classica e potente: la riga di comando “il terminale”. Abbiamo visto l’evoluzione del terminale (informatica), da “apparecchiatura” pesante e costosa a “sistema”  virtuale per accedere a più sessioni contemporaneamente sul proprio PC. Avevamo ben due terminali “vintage” con monitor in bianco e nero sul tavolo (data di fabbricazione: marzo 1992), entrambi ben funzionanti sebbene con le tastiere irrigidite dal tempo. I terminali erano connessi tramite le classiche linee seriali RS232 a velocità che oggi fanno sorridere (9600, 19200 bps…), ma che sono risultate ancora più che sufficienti per far interagire 2/3 utenti con Linux in esecuzione su un semplice portatile, anch’esso senza grandi prestazioni.

I più anziani o appassionati di storia dell’informatica hanno ricordato che queste cose si potevano fare già con un 386. Il talk comprendeva anche una lunga carrellata su combinazioni di tasti per le più disparate funzioni di editing e spostamenti fra i comandi ed i suoi parametri e un’introduzione all’uso delle variabili in bash nei cicli “for” e nelle condizioni “if”. Inevitabile la menzione del “vi” l’editor per eccellenza presente in quasi tutte le versioni di Unix. Sono stati ricordati i nomi delle porte seriali (ttyS0, ttyUSB*,…) ed il programma “getty” per gestire la connessione remota e l’autenticazione dell’utente, programma che può essere gestito tramite systemd.

Forse oggi poche persone hanno la necessità di collegarsi ad un sistema via linea seriale, ma c’è un “nuovo tipo di utente” che avanza: si chiama IoT (Internet of Things)…

In allegato: le diapositive della presentazione CC-BY (27 pagine, meno di 4 MiB).

OpenStreetMap – Mappatura remota delle zone terremotate

Vi informiamo che giovedì 1 settembre alle ore 21:00 ci troveremo al
GULLIlab, Via Piero Gobetti, 11 – Livorno
per effettuare insieme la

OpenStreetMap
Mappatura remota delle zone terremotate
amatrice

L’attività verrà svolta all’interno del coordinamento dei volontari del progetto OpenStreetMap. La mappatura verrà effettuata dagli iscritti al progetto, ma chiunque potrà seguire ed apprendere le operazioni in videoproiezione. L’ incontro è aperto a tutti.

Per ragioni organizzative si raccomanda la puntualità.

Questo incontro vuole essere un piccolo contributo del GULLI alle operazioni che tanti volontari stanno portando avanti in zone duramente colpite.

Alle persone colpite dal sisma va il cordoglio del Gruppo Utenti Linux di Livorno insieme alla stima ed all’affetto per i tanti volontari che stanno operando sul campo.

Gruppo Utenti Linux Livorno

Riferimenti ed approfondimenti:

http://de.straba.us/2016/08/25/openstreetmap-si-mobilita-dopo-il-terremoto-usate-le-nostre-mappe-per-i-soccorsi/

http://www.lastampa.it/2016/08/25/tecnologia/news/con-la-mappa-open-source-un-aiuto-ai-paesi-terremotati-Cq8dsfBzEMGBJzKcomi0dP/pagina.html

Trasferimento del sito web

large_wordpress-website-transferLa migrazione di un sito basato su WordPress da un server ad un altro richiede il trasferimento di:

  • Database MySql
  • Cartelle del sito web, normalmente sotto /var/www

Il DB è stato trasferito usando phpMyAdmin su entrambe le macchine esportando ed importando i contenuti.

Nemo-segnalibriPer il trasferimento dei files abbiamo sfruttato la caratteristica di Nemo, il file manager di Linux Mint, di funzionare sia come client FTP (usato per accedere ai file sorgenti) che come client SFTP (usato per accedere alle cartelle di destinazione). E’ bastato infatti creare due segnalibri dal menu principale:

Sorgente = ftp://<account>@linux.livorno.it/
Destinazione = sftp://root@<indirizzodelnuovoserver>/root

Aperte due istanze di Nemo, una per ogni segnalibro, sorgente e destinazione, è bastato fare drag-and-drop fra le finestre per trasferire i files da un server ad un altro.

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