Linux Day 2017

Il
Gruppo Utenti Linux di Livorno
vi invita a

L’evento patrocinato da Comune di Livorno, IdeaLi.eu e Wikimedia

 Comune di Livorno  IdeaLi  Wikimedia Italia

si terrà

Sabato 28 Ottobre 2017

presso
l’ auditorium “Pamela Ognissanti”
(Ex. Circoscrizione 1), in Via Piero Gobetti, 11 – Livorno.


Mappa più grande

La partecipazione è gratuita

Durante l’intera giornata si susseguiranno interventi e dimostrazioni con Linux ed il software libero. Non parleremo solo di software e del più diffuso sistema operativo al mondo, ma anche di open hardware, con interessanti dimostrazioni e spiegazioni.

Il programma:

Programma preliminare, in corso di definizione.

Mattina

Ora Titolo Autore
9:00 Apertura dei lavori A. Maiorano (GULLi) – Amministrazione Comunale – IdeaLi
9:45 L’Open Source alleato della privacy all’alba del web 3.0 Alessandro Scapuzzi
10:30 Zero Robotics: il codice fra il segreto e la condivisione Prof. A. Bracci – Liceo Cecioni
11:15 Se è riservato verrà lasciato nella fotocopiatrice. [II legge di Connor] Gian Luca Manzi
12:00 Progetto FIDO Studenti ITIS
12:15 Linux, competenze informatiche e mondo del lavoro Carlo Roatta
13:00 Termine della sessione del mattino GULLi

Pomeriggio

Ora Titolo Autore
15:00 Apertura pomeridiana Staff (GULLi)
15:15 Conosciamo Wikidata, l’ultimo nato nella galassia Wikimedia Luca Landucci (Wikimedia Italia)
16:00 progetto “Controllo energia” studenti ITIS
16:45 Maker & 3D Printing: la rivoluzione è in atto! 3dmakerlab (Emiliano Agostini)
17:30 Dimostrazioni e progetti open
18:30 Chiusura dei lavori Staff (GULLi)

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Dillo al (ro)”BOT”

Telegram è un applicazione di messaggistica gratuita che si sta facendo strada grazie alla sua versatilità. Fra le sue molte funzioni, ogni utente ha la possibilità di scrivere un “bot”, un “robot” che risponde automaticamente ai nostri comandi. Le applicazioni sono veramente molte, dalle risposte pre-configurate, alla ricerca di informazioni, alle interrogazioni di database, al controllo di dispositivi remoti. Per chi si fosse perso la presentazione del nostro Alessio “Marge”, riepiloghiamo qui alcune informazioni per iniziare a conoscere i “bot” di Telegram.

Dal punto di vista logico, un utente Telegram manda un messaggio ad un “bot” così come scrive ad un altro utente. Le richieste o comandi iniziano con “/” seguito dal comando conosciuto, es. “/aiuto”. Il  server di Telegram provvede ad inoltrarlo al nostro applicativo che nel frattempo è in attesa di comandi a cui rispondere. La risposta del “bot” ritorna al server che provvede a restituirla all’utente.

Il Bot appare come un utente e come tale può partecipare ad un gruppo. In questo caso il comando e la risposta appariranno a tutti i membri.

Dal punto di vista fisico, il “bot” è un programma scritto in uno dei tanti linguaggi supportati che potrà essere eseguito su un qualsiasi computer connesso alla rete. Chiaramente il nostro bot dovrà essere in esecuzione quando arriveranno le richieste, un server sempre attivo è quindi necessario. Ma per fare le prime prove sarà possibile eseguirlo anche sul nostro computer di casa.

Un bot è composto da un loop infinito che, dopo la dovuta inizializzazione, inizia con una chiamata ad una API (Application Program Interface) disponibile sul server Telegram. La chiamata non terminerà fino a quando un utente non invierà un comando (o fino allo scadere di un timeout, per evitare attese infinite). La risposta alla chiamata sarà una struttura JSON con il testo del comando e con altre informazioni utili a formulare la risposta. Il bot dovrà quindi preparare e spedire la risposta al server e quindi ritornare ad accettare altri comandi.

In altre parole, è il bot che si collega al server di Telegram per offrire i propri servizi.

Il tutto viene ovviamente eseguito dopo una registrazione del bot e la fornitura di una chiave di sicurezza che permette la dovuta autenticazione del servizio.

Un esempio lo potete trovare sul repository GitHub del GULLi. Si tratta del bot ufficiale del GULLi (realizzato da Alessio Margelli) che al momento restituisce le date dei prossimi eventi e le informazioni del bot stesso.

Il controllo di dispositivi tramite un bot

Il processamento del comando avviene quindi su un computer dell’utente, ovunque esso sia. È facile quindi pensare ad un codice che, prima di rispondere al comando, esegua un’azione per controllare un dispositivo, es.:

  • Controllare un dispositivo collegato (immaginiamo un Raspberry-PI)
  • Inviare un comando seriale ad un modulo Arduino
  • Inviare un messaggio in rete
  • Inviare un comando Bluetooth
  • etc….

Il GULLi è disponibile per supportare gli sviluppi di nuove idee che vogliano utilizzare i bot e Linux. Puoi contattarci qui.

Domotica con Arduino

Durante il Talk About Linux dedicato ad una delle nostre piattaforme di sviluppo preferite, Arduino,  abbiamo potuto apprezzare la grande potenzialità del sistema: la fusione di delle tecnologie presentate, hanno dato vita ad un sistema di controllo a distanza, in perfetto stile Internet Of Things ovvero: internet delle cose.

La serata è stata condotta dal Socio Alessandro Marzini il quale ha preparato una dimostrazione per cui è stato possibile ammirare delle schede Arduino che “parlavano” tra di loro mediante la comunicazione “Wireless” trasmettendo dati ambientali rilevati da alcuni sensori equipaggiati nelle schede.

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